sabato 14 marzo 2015

Finalmente si parte!!!


Dopo mesi di preparativi il Camìno, il mio Camìno, sta per iniziare.

Questo blog rappresenta esclusivamente un diario giornaliero, una cronaca quotidiana di ciò che avverrà, senza alcuna velleità manualistica o ambizioni di guida per futuri pellegrini. Non è un reportage perchè dicono che il reportage crei aspettative … sarà un resoconto di ciò che farò e dei posti che visiterò; un racconto costellato, per quanto possibile, di aneddoti e curiosità e sicuramente di orrori ortografici e grammaticali. Al tempo stesso, un miscuglio di battute di bassa lega e di espressioni auliche, dicotomie ed ossimori, riflessioni e commenti estemporanei, imprevisti e probabilità. Tante fotografie.

Non sarò solo: mi accompagnerà Davide, amico fraterno di lunga data, pure lui pellegrino ed ospitaliere, come me, ma con molta più esperienza. Piemontese ed italico sudista insieme, come me. Due anni fa ci scambiammo una promessa: allorquando lui mi disse tristemente che non avrebbe più potuto ripercorrere il Camìno per problemi fisici, gli risposi di colpo che se mi avesse presentato al Señor Santiago, sarei stato il suo bordone durante il viaggio. Eccoci al via.



Vado per ager dal 2011: la prima esperienza è stata la Via Francigena.

Il pellegrinetto giallo non è rimasto sono il simbolino che mi ha condotto ad limina Petri ma un pensiero fisso, interiore, un compagno di vita. Nel 2013 mi sono ritrovato sul Cammino di Assisi, da Forlì: cammino appenninico, fisico, tosto, da quadricipiti muscolosi. Quest’anno sarò a Compostella, Inshallah. Percorso storico, medioevale, classico, tutto da scoprire.            

Cammino ad anni alterni, non so bene perché, ma sta succedendo così …. forse è per me il tempo necessario tra una pausa e l’altra: essere pellegrino per me vuol dire segnare il passo nelle preoccupazioni del quotidiano talvolta anche pesanti. E’ la pausa che permette di riprendere, diversamente, il cammino in famiglia, sul lavoro, nella vita di ogni giorno… Il cammino sconvolge, apre al nuovo, fa cadere molte, se non addirittura tutte, quelle certezze che, spesso, vincolano la comunicazione con gli altri. Un cambiamento non semplice, non privo di fatiche, che si realizza in modo impercettibile giorno dopo giorno, passo dopo passo e vescica dopo vescica, con perseveranza e umiltà. Tutti i miei pellegrinaggi sono accomunati dalla loro conclusione alla vigilia di Pasqua: cammini di riflessione e di rinascita ….


Nel frattempo tanti cammini più brevi, come la Superga-Crea (chiamata anche da alcuni la variante alta della VF) e il cammino di Sant’Antonio. Nel frattempo i servizi da ospitaliere volontario presso gli hospitales della Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia presenti a Badia a Isola e Radicofani (SI) e presto in quelli di Roma, San Nicolas de Puente Fitero e chissà.. in Terra Santa. Nel frattempo gli interventi di Custode della Via, in val di Susa, dal Monginevro per ripristinare i pellegrinetti scoloriti o per eliminare le piante infestanti dai sentieri della Via.

Il progetto iniziale prevedeva la partenza da Burgos ma l’impossibilità di ottenere giorni di ferie sufficienti hanno determinato la drastica riduzione delle tappe: quindi Leòn, municipio y ciudad española ubicada en el noroeste de la península ibérica, capital de la provincia homónima, en la comunidad autónoma de Castilla y León (…. ah però…).

(Wikipedia)
Prima di partire un sincero ringraziamento a chi mi ha supportato e sopportato in tutti i preparativi: un grazie a chi mi aspetterà a casa al ritorno. Un grazie particolare a Pietro e Luigi, il futuro. Un grazie soprattutto ad Antonella, la mia compagna, che mi attenderà, come sempre, all’arrivo .....  a Santiago!



Ultreya et Suseya
Deus adjuva nos