venerdì 20 marzo 2015

Aeroporto

Sono le cinque: entriamo carichi di adrenalina nell’aeroporto e puntiamo dritti al bancone della compagnia di bandiera per il ceck-in.Nessuno in fila e così sbrighiamo velocemente le operazioni di imbarco. Superiamo i controlli di polizia e ci dirigiamo decisamente al bar per una buona colazione: gli occhi vagano da un punto all'altro del bancone ed inebriati dalla fragranza del profumo mi perdo tra girelle con l'uvetta, conchiglie con crema di riso e croissant con la nutella... le goccioline colano ai lati dalla bocca ... ma il desiderio è un altro.... l’ultimo ricco, fragrante, ristretto caffè italiano, l’ultimo espresso.. credo che per qualche settimana mi dovrò accontentare di improbabili surrogati.  

Rifocillati a dovere, raggiungiamo il gate A1: il varco è aperto, il primo portico è superato! Altri ne verranno, sicuramente più gloriosi. Chiudo le comunicazioni… quando le riaprirò sentirò parlare solo lo spagnolo … sarò di nuovo straniero.