mercoledì 1 aprile 2015

... Alla porta di San Giacomo

Parto molto presto sebbene sia giunto a meno di 40 chilometri da Santiago: una più che degna colazione a base di croissant gigante e due caffè...
Alle 07.30 esco dall'ospitalitá: è buio e fa freddo ma dopo pochi passi, come un motore giá rodato, impiego poco ad arrivare alla temperatura giusta.
Esco dalla cittá seguendo le fleche amarillas che si rincorrono sui marciapiedi: in poco tempo mi trovo in campagna con i soliti saliscendi.... da solo... nemmeno un pellegrino... boh..
Dopo un paio di chilometri e una bella salita da far scoppiare le coronarie, c'è una deviazione, forse temporanea, segnalata da una flecha verde.... sempre solo e mi viene il dubbio che ho sbagliato direzione.. invece dopo un pò vengo superato prima da tre ciclisti che venivano giù dalla collina sparati come razzi, poi da due pellegrini spagnoli e mi metto l'anima in pace.
Alla quarta o quinta collina vedo un bus su un sentiero: in alto alla mia destra... sembrava una balena spiaggiata dalla cui bocca uscivano i pellegrini vestiti da comunione.... mi guardo e osservo quelli che camminano da più giorni...sembravamo i reduci del Vietnam...
I pellegrini ben pettinati sono comunque pochi: credo che la decimazione dei giorni scorsi sia stata molto severa.
Il cammino di oggi è pieno di incontri: prima Marta, una ragazza spagnola piegata in due dalle ampollas, poi Rachel, di Madrid, che è partito per Santiago perchè tutti lo fanno, ma poi camminando ha scoperto la magia del cammino che per lui sta nella possibilitá di riflettere e conoscere meglio il proprio io interiore.... l'unico a chiedermi i motivi del mio pellegrinare.... ragazzo semplice e diretto ... È stato a Brescia e parla bene l'italiano: ricorriamo all'inglese solo per le parole più difficili.... Abbiamo parlato di tutto anche di calcio.. che belle risate quando abbiamo ricordato quando Sergio Ramos del Real Madrid fece cadere la Coppa del Re appena vinta sotto la ruota del bus che trasportava i galacticos... creando il Vassoio del Re!! (Che ridere.. io juventino e lui tifoso del Barça....ah ah). 
Poi è il tempo del pellegrino errante con mulo, anzi , come mi ha detto lui con asino....
La giornata è bella: la nebbiolina lascia il posto al sole e una gran varietá di fiori colora i bordi del sentiero.... le calle e le rose si gustano i raggi caldi lungo la calzada.
Il percorso è breve: c'è chi punta a Santiago per la sera e chi come me prende tempo per gustarsi gli ultimi passi...gli ultimi momenti...
Ho trovato alloggio a Pedrouzo: mancano 17/18 chilometri.... domani pranzerò a Compostella...
Sono sdraiato sul letto e penso alle persone conosciute, ai posti visitati ed a quanto è rimasto impresso dentro di me....e osservo pure chi cura le ampollas... è l'ultima notte sul Camìno, sul mio cammino.... ho giá il magone.

Vorrei non finisse mai ma ho voglia di tornare a casa.